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Come confermano i dati più recenti, sottolineando la crescita qualitativa del settore negli ultimi 15 anni, la Sicilia è sempre più attenta alla qualità del suo vino. Infatti, essa è la quarta regione italiana per produzione di vino, con circa 4,3 milioni di ettolitri (produce il 9% del vino italiano). La regione, inoltre, si colloca al secondo posto in Italia per produzione di vini certificati. Un altro record che conferma l’attenzione della Sicilia per le sue produzioni di qualità è il fatto che essa sia la regione che dedica la maggior porzione di superficie per la vite bio (24% del totale regionale, 29% del totale Italia) con 31mila ettari dedicati. Come se non bastasse, la Sicilia è anche la prima regione per superficie agricola dedicata al biologico (circa 385 mila ettari) e, conseguentemente, la prima per numero di operatori bio nel settore agroalimentare, ben 11mila. Un elemento molto importante per la crescita del comparto è l’export; infatti, nel 2019 si è assistito ad un aumento dei mercati di sbocco, anche se le esportazioni restano ancora molto concentrate in pochi Paesi. Se a questi risultati si aggiunge il fatto che la Sicilia è anche al primo posto per numero di imprese agricole guidate da under 35, ecco che si delinea un segnale positivo anche in prospettiva. A seguito del Covid però, il canale interno è entrato in una fase di contrazione, a seguito delle difficoltà del canale ho.re.ca. e della minore capacità di spesa delle famiglie. I cali delle vendite più consistenti sono previsti per vini di gamma medio-alta e alta, spumanti, vini “innovativi”.
Fonte: Cambia la terra https://www.cambialaterra.it/2020/05/bottiglie-bio-la-regina-e-la-sicilia/