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I cinque assi del bio per battere la crisi climatica
Come dichiarato dagli scienziati dell’IPCC, l’agricoltura tradizionale produce l’11% del totale di gas serra, aggiungendo le attività di deforestazione e di allevamento intensivo, si raggiunge il 25% delle emissioni prodotte a livello globale. Il settore del biologico emette il 18% di emissioni in meno come dimostrato dal rapporto Advancing Organic to Mitigate Climate Change pubblicato dall’Organic Trade Association. Ecco i cinque modi in cui le aziende biologiche contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico:
- Assenza di fertilizzanti a base di combustibili fossili. La produzione, il trasporto e l’utilizzo di queste sostanze contribuiscono significativamente alle emissioni di anidride carbonica. Nell’agricoltura biologica sono completamente vietati e se la pratica venisse adottata da tutte le aziende agricole, si ridurrebbero le emissioni del 20%.
- Riduzione dell’azoto sintetico nel suolo. Nell’agricoltura convenzionale l’applicazione di azoto sintetico rappresenta una causa di gas serra addirittura peggiore dell’anidride carbonica. Un recente studio mostra che la produzione biologica utilizza circa il 50% in meno di azoto.
- Salute del suolo e pratiche zootecniche. Le quattro tecniche chiave dell’agricoltura biologica – colture di copertura, rotazione delle colture, modifiche organiche e aratura – tutelano la salute del suolo e la fertilità delle colture senza l’utilizzo di fertilizzanti artificiali. Queste pratiche e buona gestione dei pascoli aiutano a immagazzinare una quantità maggiore (+26%) di carbonio nel suolo rispetto a metodi di coltivazione convenzionali e ad alta intensità chimica.
- Tutela della biodiversità. Uno studio pubblicato nel 2014 sul Journal of Applied Ecology ha evidenziato come le aziende agricole biologiche custodiscano il 30% di specie in più rispetto alle aziende convenzionali, in particolare per gli insetti impollinatori, fornendo loro habitat diversificati, abbondanti fonti di cibo ed evitando l’utilizzo di sostanze chimiche tossiche.
- Un terreno più resiliente. L’agricoltura biologica tende inoltre ad avere una migliore capacità di trattenere l’acqua, porosità e stabilità, e ciò rappresenta una protezione importante in caso di estremi cambiamenti climatici come siccità e inondazioni.
Fonte: https://www.cambialaterra.it/2020/09/i-cinque-assi-del-bio-per-battere-la-crisi-climatica/